Secondo trimestre 2021

Andamento dei tassi dei Mutui

Nel secondo trimestre del 2021, i tassi Euribor e Eurirs hanno subito poche oscillazioni. Gli Euribor sono rimasti ai livelli di inizio aprile, mentre le durate IRS sono aumentate, anche se in maniera lieve. 

Euribor e Mutui a tasso variabile 

Nel corso del secondo trimestre 2021, l’indice dei mutui a tasso variabile, l’Euribor, è rimasto saldamente stabile sotto quota zero. Più precisamente, la scadenza mensile ha oscillato tra -0,56% e -0,55%, quella trimestrale tra -0,53% e -0,55%, mentre quella semestrale si è mantenuta allo stesso livello registrato ad inizio aprile, -0,51%. 

Tutte le scadenze dell’Euribor sono in territorio negativo dal 2015, da quando la Banca centrale europea aveva avviato un percorso di politica economica accomodante favorendo l’accesso al credito da parte delle famiglie e delle imprese. Oggi sottoscrivere un mutuo a tasso variabile è particolarmente conveniente grazie all’Euribor negativo e agli spread ridotti proposti dalle banche italiane. 

Che cos’è l’Euribor? 

È il parametro di riferimento utilizzato dalle banche europee per calcolare la rata dei mutui a tasso variabile. Il tasso Euribor varia tutti i giorni ed è possibile consultarlo quotidianamente sul sito Euribor.it. Le scadenze più diffuse dagli istituti bancari italiani sono quelle a 1 mese, 3 mesi e 6 mesi. Per determinare il tasso applicato dalla banca che concede un mutuo indicizzato, all’Euribor viene sommato uno spread, che rappresenta il guadagno dell’istituto di credito. 

Eurirs e mutui a tasso fisso 

I tassi Eurirs, nel corso del secondo trimestre 2021, hanno registrano un lieve rialzo (in media +0,04%). Rispetto ad inizio anno, invece, l’aumento è stato più rilevante, con le scadenze dai 15 ai 30 anni che hanno visto un balzo fino a +0,50%. Nonostante l’incremento degli IRS, oggi è possibile bloccare la rata di un mutuo fisso a partire da un tasso dello 0,70%. 

Che cos’è l’Eurirs? 

Acronimo di Euro Interest Rate Swap, è il parametro di riferimento interbancario che viene utilizzato dagli istituti di credito per calcolare la rata dei mutui a tasso fisso. Il valore dei tassi Eurirs varia tutti i giorni e le varie scadenze (da 1 anno a 50 anni) sono collegate alla durata del mutuo come stabilito nel contratto di finanziamento con la banca. 

Previsione dei tassi dei mutui 

Sia l’Euribor che l’Eurirs seguono l’andamento dei mercati finanziari, anche se i due parametri sono influenzati da fattori diversi. Nel caso dei mutui a tasso variabile, l’Euribor è legato alle decisioni di politica monetaria della Banca centrale europea. Il tasso Refi, ovvero il tasso di riferimento principale della BCE, è attualmente fissato a 0,00% dal 2015. Negli ultimi anni è rimasto fermo ai minimi storici per agevolare l’accesso al credito da parte di chi intende contrarre un debito. Da allora, le varie scadenze dei tassi Euribor sono sempre state al di sotto della soglia dello zero, scendendo fino a -0,50%. 

I futures sull’Euribor, che rappresentano le aspettative delle banche e degli operatori finanziari sull’andamento dei tassi dei mutui, rivelano che il parametro dei finanziamenti indicizzati resterà agli attuali livelli per tutto il 2021 e per gran parte del 2022. 

Per quanto riguarda le previsioni sull’andamento dei tassi IRS, invece, è necessario fare riferimento agli strumenti obbligazionari di pari durata, e in particolare al Bund tedesco, storicamente considerato il più affidabile benchmark europeo. Inoltre, anche gli indici Eurirs, come l’Euribor, seguono indirettamente l’andamento delle stime sull’inflazione dell’area Euro. Il motivo per cui gli indici IRS sono saliti negli ultimi mesi è esattamente il riflesso dei rialzi di questi due trend. 

Andamento Bund tedesco a 10 anni da gennaio a giugno 2021.  Fonte: Investing.com 

A proposito di inflazione, la stessa BCE ha stabilito che i tassi non aumenteranno fino a quando il dato non raggiungerà un livello di poco inferiore al 2%. Nonostante le ultime stime sull’inflazione dell’area Euro abbiano recentemente visto un’impennata, i tassi di riferimento della BCE rimarranno stabili in quanto l’ultima rilevazione sull’inflazione relativa a maggio 2021 ha indicato un aumento del tasso ai massimi livelli da oltre due anni, toccando proprio quota 2%, ma non si è trattato di un aumento dei prezzi generale, bensì di un rialzo di alcuni beni volatili, come nel caso di quelli energetici. 

Si tratta della cosiddetta “variazione dei prezzi relativi”. L’inflazione di fondo, quella che non tiene conto dei beni più volatili, è invece pari a +0,6%. 

Per avere un quadro più completo e fare delle previsioni in merito ai tassi di interesse nei prossimi mesi bisognerà verificare quale sarà lo stato di salute dell’economia europea post-Covid, e contestualmente sarà importante seguire le mosse della BCE in termini di iniezione di liquidità alle banche con l’intento di dare respiro alle imprese e alle famiglie europee che chiederanno un prestito. 

Secondo le recenti dichiarazioni di vari esponenti del Board della Banca centrale europea, i tassi rimarranno bassi ancora a lungo e questo sarà un vantaggio per i titolari di un mutuo a tasso variabile, così come per chi ha intenzione di comprare casa sottoscrivendo un nuovo mutuo ipotecario. 

Nel mese di luglio il Consiglio direttivo della BCE si riunirà per l’ultima sessione estiva, ma molto probabilmente in quell’occasione non saranno prese decisioni importanti sulla politica economica. Gli occhi degli analisti finanziari saranno rivolti ai successivi incontri che si terranno tra settembre e la fine dell’anno. Con la speranza che in quel periodo si potrà avere una visione più ampia rispetto alla situazione pandemica in modo da delineare con più chiarezza gli scenari futuri sul fronte dei tassi di interesse e dell’economia dell’Eurozona in generale.

Che cos’è il tasso Refi? 

Dall’inglese Refinancing, è il tasso di riferimento principale della Banca centrale europea a cui tutte le banche dell’Eurozona si attengono per calcolare il costo del denaro in occasione delle operazioni di rifinanziamento concesse proprio dalla BCE a favore degli istituti di credito dei 27 Paesi dell’Unione europea. Attualmente, il tasso Refi, conosciuto anche come tasso BCE, è fermo dal 2015 a quota 0,00%. 

Prossime riunioni BCE nel 2021 
22 luglio 2021 
9 settembre 2021 
28 ottobre 2021 
16 dicembre 2021 

In aumento i prezzi delle case e il numero di compravendite immobiliari 

Le agevolazioni fiscali per gli under 36 spingeranno il mercato immobiliare  e dei mutui

Maurizio Visconti, Direttore commerciale di Credipass Srl, società di mediazione creditizia con oltre 900 collaboratori iscritti all’OAM (Organismo degli Agenti e Mediatori). Secondo le stime, nel 2021 Credipass supererà ogni record intermediando mutui e prestiti a famiglie e imprese per un valore tra 1,2 e 1,3 miliardi di erogato bancario. 

È stato recentemente approvato il decreto Sostegni bis in cui sono introdotte nuove misure a favore dei giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni di età e che desiderano acquistare la loro prima casa. Tra le agevolazioni è prevista l’esenzione delle imposte per l’abitazione principale, e in particolare viene abolita l’imposta ipotecaria, quella catastale e quella di registro, o IVA nei casi in cui si acquisti da impresa costruttrice. 

Inoltre, è stato previsto il rafforzamento della garanzia da parte dello Stato per i mutui approvati da Consap fino all’80% con l’obiettivo di favorire l’acquisto della prima casa da parte delle categorie con maggiori difficoltà. 

A poche settimane dall’introduzione delle nuove agevolazioni, “è già possibile riscontrare un incremento delle domande di mutui e prestiti”, come afferma Maurizio Visconti, Direttore commerciale di Credipass. 

“Come prima analisi – continua Visconti – possiamo verificare che la crescita del numero dei mutui per l’acquisto di case ha superato quelle delle surroghe. Questa inversione di tendenza rispetto al 2020 conferma il boom del mercato immobiliare, che potrebbe chiudere l’anno in corso con oltre 600.000 compravendite, e questo sarebbe il dato più alto degli ultimi 10 anni. 

In secondo luogo, le recenti agevolazioni introdotte dal Governo che facilitano l’acquisto della prima casa per gli under 36 daranno un’ulteriore spinta al mercato immobiliare e di conseguenza a quello creditizio. Si stima che sono circa 500.000 i giovani che hanno manifestato un interesse ad acquistare la loro prima casa nei prossimi 18 mesi. 

In questo quadro – prosegue Maurizio Visconti – Credipass è già attiva sull’intero territorio nazionale per garantire il massimo supporto a tutti coloro che desiderano comprare casa e hanno la necessità di ottenere un mutuo agevolato. 

Oggi Credipass è la prima società di mediazione creditizia in Italia con oltre 900 Collaboratori e la crescita dell’azienda è continua. Sulla base dei numeri relativi al primo semestre, prevediamo di chiudere il 2021 con un intermediato bancario tra 1,2 e 1,3 miliardi di euro. 

Uno dei modelli vincenti che ci ha portato fin qui è stata la connessione tra il mondo digitale con la rete di Agenti sul territorio. Oggi Credipass è in grado di dare un servizio a 360° ai propri clienti. Da una parte, attraverso la tecnologia, diamo un primo supporto agli utenti interessati ad avere informazioni finanziarie e che cercano un primo confronto tra le varie soluzioni di credito. Dall’altra parte, grazie alla presenza fisica dei Promotori Creditizi di Credipass ricevono una consulenza qualificata che permetterà loro di ottenere il miglior mutuo in base alle proprie esigenze. Un forte sostegno viene dato anche alle agenzie immobiliari, che hanno la possibilità di concentrarsi sulla compravendita mentre Credipass si occupa di portare a buon fine la parte finanziaria dell’operazione.”